Marzo 28, 2023
L'articolo parla di: Ambiente
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  • Carne e alimenti sintetici: la posizione dell’Italia

Il governo italiano ha deciso di intraprendere una nuova crociata nella lotta contro gli alimenti sintetici, con particolare attenzione alla carne prodotta in laboratorio. Il ddl prevede lo stop alla produzione e commercializzazione di alimenti e mangimi ottenuti da colture cellulari o tessuti di animali vertebrati. Le possibili sanzioni per i trasgressori includono multe fino a 60.000 euro o il 10% del fatturato annuo.

La carne sintetica: cos’è e come viene prodotta

La carne sintetica è una tipologia di alimento ottenuta attraverso la coltivazione di cellule staminali prelevate da animali vivi. Questo processo, noto anche come “coltivazione cellulare“, consente di produrre carne senza dover allevare e uccidere gli animali.

La produzione di carne sintetica avviene in laboratorio e prevede la coltivazione delle cellule staminali in un ambiente controllato e sterile. Queste cellule vengono poi nutrite con un mix di sostanze nutritive, come proteine e zuccheri, per farle proliferare e formare il tessuto muscolare.

Impatto ambientale e vantaggi della carne sintetica

Uno dei principali vantaggi della carne sintetica riguarda il suo basso impatto ambientale, che risulta essere inferiore rispetto alla produzione di carne tradizionale. Infatti, l’allevamento intensivo di animali per la produzione di carne è una delle principali cause di deforestazione, inquinamento dell’acqua e emissioni di gas serra.

La carne sintetica, non comportando l’allevamento di animali, consente di ridurre significativamente l’impatto ambientale legato alla produzione di carne. Inoltre, dal punto di vista del benessere animale, la carne sintetica rappresenta un’alternativa più etica e sostenibile rispetto al consumo di carne ottenuta dagli animali.

Tuttavia, nonostante i suoi vantaggi, la carne sintetica solleva alcune preoccupazioni legate alla possibile introduzione sul mercato di una serie di alimenti prodotti in laboratorio, come olio, latte e vino.

Le preoccupazioni del governo italiano e le possibili conseguenze del divieto

Nonostante gli indiscutibili benefici in termini di impatto ambientale, la carne sintetica desta preoccupazioni sul fronte della sicurezza alimentare e della qualità dei prodotti agroalimentari. 

La decisione del governo italiano di vietare la carne sintetica può essere vista come una mossa per proteggere la tradizione e l’eccellenza del settore agroalimentare nazionale.

Alcuni esponenti del settore ritengono tuttavia che il divieto possa produrre un effetto boomerang, rallentando lo sviluppo di nuove tecnologie e soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale del settore agroalimentare. Inoltre, il divieto potrebbe penalizzare le imprese italiane che stanno investendo nella ricerca e nello sviluppo di alimenti sintetici come alternativa sostenibile alla carne.

Il finanziamento dell’UE per le alternative vegetali alla carne

Partendo dalle preoccupazioni legate agli alimenti sintetici, di recente, l‘Unione Europea ha deciso di investire 7 milioni di euro in un progetto di ricerca dedicato allo sviluppo di alternative vegetali alla carne per il 2023-2024. Questo progetto mira a sostenere la ricerca e lo sviluppo di prodotti alimentari a base vegetale che possano soddisfare la crescente domanda di alimenti sostenibili ed etici, senza però ricorrere alla produzione di alimenti sintetici in laboratorio.

L’investimento dell’UE dimostra l’importanza di continuare a cercare soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale del settore agroalimentare, mantenendo al contempo elevati standard di sicurezza e qualità dei prodotti.

Conclusioni

Il divieto della carne sintetica e degli alimenti prodotti in laboratorio rappresenta una sfida importante per il governo italiano, in un momento in cui la sostenibilità e il benessere animale sono temi sempre più centrali nel dibattito pubblico. Se da un lato la decisione protegge la tradizione e l’eccellenza del settore agroalimentare nazionale, dall’altro potrebbe determinare un ritardo nell’adozione di soluzioni innovative e sostenibili.

In questo contesto, il sostegno dell’UE allo sviluppo di alternative vegetali alla carne rappresenta un segnale importante di attenzione verso la questione ambientale e la necessità di trovare soluzioni che possano coniugare sostenibilità, etica e qualità dei prodotti alimentari. Sarà dunque fondamentale monitorare l’evoluzione della legislazione e le conseguenze del divieto sulla ricerca e sullo sviluppo di nuove tecnologie nel settore agroalimentare.

La Redazione

Mi chiamo Giuseppe e sono il fondatore di GreenYourLife, un blog pensato per fornire informazioni e consigli utili per uno stile di vita più sostenibile. Sono nato e cresciuto in uno dei posti più belli del mondo, la Sardegna, e sono sempre stato attento alle tematiche ambientali.

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